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ALDO RESMINI NASCE A BERGAMO IL 19 SETTEMBRE 1905, COMPARE NELLA “STORIA DELLA RIVOLUZIONE FASCISTA” DI GIORGIO ALBERTO  CHIURCO FRA I FERITI NEGLI SCONTRI AVVENUTI A BERGAMO NEI PRIMI ANNI VENTI , AVEVA SEDICI ANNI, FRA FASCISTI E ANTIFASCISTI.
PARTECIPO’ ALLA MARCIA SU ROMA A 17 ANNI.
A 19 ANNI SI ARRUOLO’ VOLONTARIO NELLA PRIMA LEGIONE LIBICA DELLA MILIZIA VOLONTARIA SICUREZZA NAZIONALE DELLA TRIPOLITANIA E PRESTO’ SERVIZIO IN LIBIA DAL 18 DICEMBRE 1924 FINO AL 5 FEBBRAIO 1927.
DAL SETTEMBRE 1935 ALL’ AGOSTO 1936 FU IN AFRICA ORIENTALE, GUADAGNANDOSI UNA CROCE AL MERITO DI GUERRA ED UN ENCOMIO SUL CAMPO .
IL 18 APRILE 1939 FU PROMOSSO SERGENTE E NEL GENNAIO 1941 SI IMBARCO’ PER L’ ALBANIA DOVE RIMASE FINO A META’ ANNO PER POI RIENTRARE IN ITALIA.
FU NOMINATO CAVALIERE DELL’ ORDINE DELLA CORONA D’ ITALIA E DELLA CROCE DI FERRO DI SECONDA CLASSE CONFERITAGLI NELL’ APRILE 1945.
FU IN PRIMA LINEA NEL 1943 AD ADERIRE ALLA R.S.I

Il “Giornale del Popolo” del 21 Maggio 1945, annuncia la morte di Aldo Resmini. L’ articolo descrive il periodo tra la resa dei tedeschi e la sua cattura, il suo tentativo di fuga. Il 25 Aprile 1945 Resmini arriva a Como, arrestato a Mariano Comense viene rilasciato dopo due giorni, si rifugia in Val San Martino.
Il 19 Maggio alcuni partigiani  a Valcava  individuano la casa  dove si trovava Resmini con la moglie. Viene prelevato e trasportato  da Almenno San Bartolomeo a Bergamo e consegnato al “nucleo di polizia di Colle Aperto”. Resmini durante il viaggio tenta una disperata fuga. Durante la notte subisce un “interrogatorio morbido” Dopo l’ interrogatorio, alle 4,30 del mattino viene trasportato a bordo di una macchina scoperta. Ufficialmente lo scopo del viaggio è di portare il Resmini all’ ospedale per essere curato a seguito delle orrende sevizie riportate dopo “l’ interrogatorio morbido” ma in fondo a Via Mazzini, venne ucciso a colpi di pistola.  Esistono fotografie in Bergamo, perché allora furono oggetto di pubblico commercio, della salma di questo Ufficiale con accanto le immagini degli impavidi "assassini" in posa, come si usa dopo un safari. Dalle foto si può accertare a quale trattamento fosse stato sottoposto, comprensivo dell'enucleazione degli occhi.


GIORNALE DEL POPOLO

"ECO DI BERGAMO"

"ECO DI BERGAMO" 21 MAGGIO 1945

IL 4 NOVEMBRE 1945 LA MOGLIE DI RESMINI CON IL FIGLIO FURONO AGGREDITI  MENTRE PREGAVANO SULLA SUA TOMBA

"ECO DI BERGAMO" DEL 5 NOVEMBRE 1945

“Al cimitero si è verificato un episodio disastroso, lo accenniamo appena. La vedova di Resmini si era recata con un suo bambino sulla tomba del marito. Qualcuno afferma di avere rilevato che la donna e il ragazzo ostentassero un contegno non a posto: vero o non vero, sta di fatto che, cominciando da alcune donne presenti si insceno una gazzarra a cui presero parte anche dei giovani.
Episodi di questo genere mortificano e avviliscono il senso cristiano e civile della vita. Neppure le tombe hanno pace. Avevamo appena rilevato una grande differenza tra quando i tredici caduti di Lovere erano stati sepolti in campo sterile. Come reprobi e ora che anche i fascisti sono allineati con gli altri morti là ove non dovrebbe vivere la gramigna. E speravamo che almeno in quel sacro cinto fosse tornata la pace, invece no. Se una buona volta, si andasse da tutti nei cimiteri per piangere e per pregare.”


Alla O.P. venne assegnato l' ex collegio “ Dante Alighieri” in via Galliccioli 3 e anche l’occupazione del chiostro dell’oratorio della Chiesa di S. Maria Immacolata delle Grazie: fruiva quindi di spazi e locali che andavano da via Galliccioli a viale Roma


612° COMANDO PROVINCIALE GNR BERGAMO
già 14^ Legione "Garibaldina"
Dislocazione : Bergamo
Posta da campo n. 794
Comandanti :
Tenente Colonello MARIOTTI Nicola, sino al Luglio 1944,
Colonnello MONNI Ugo, successivamente
Vice Comandante :
Tenente Colonello BASSOLI
Aitante Maggiore : Maggiore GALIMBERTI Remigio
Ufficiali :
Capitano COMOLLI
Capitano DONEDA
Capitano GHERSI Pier Luigi
Capitano MAIDA
Tenente RAVAGNOLI
Sotto Tenente DE PERINI Luciano

UPI :
Capitano TROTTA
Distaccamenti :
Clusone
Treviglio
Zogno
612^ COMPAGNIA O.P.
Comandante : RESMINI Aldo
Ufficiali :
tenente BINI
Tenente BOLIS
Tenente MANGIALARDO
Sottufficiali :
Aiutante GUALDI
Brigadiere BERETTA
Brigadiere GUSMINI
Vice Brigadiere ANGERETTI




Nella città di Bergamo il Comando provinciale della GNR fu impiantato sul preesistente Comando della 14^ Legione.
Parecchi ufficiali della Milizia, inoltre tra i quali il Seniore Gianni Chiabrera che divenne vice federale del capoluogo della provincia, parteciparono alla riapertura del P.F.R.
Venne provveduto alla organizzazione del Battaglione territoriale, il quale, posto agli ordini del Capitano Tommaso Comolli, il 13 Settembre, fu pronto ad operare.
Il 20 Settembre il comando del Battaglione venne assunto dal Capitano Giuseppe Pesenti Gritti e, il successivo 1° ottobre, partì da Bergamo per operare nelle montagne lecchesi.
Dopo questo primo ciclo di operazioni, il Battaglione ne iniziò un secondo tre il 19 e il 21 Ottobre, che si concluse con la cattura di numerosi prigionieri di guerra nemici, evasi dai campi di concentramento.
Nelle azioni si distinsero la 1^ Compagnia al comando del Capitano Ruggero Franzoso ed il plotone comandato dal Tenente Marino Dell'Ambra.
Dopo l'assassinio del Podestà e del Segretario del P.F.N. di Lovere, la G.N.R. individuò nella zona circostante la cittadina, la base di una banda comunista, riuscendo a sorprendere e a catturare alcuni guerriglieri.
Un secondo delitto politico che scosse la tranquillità della zona bergamasca, venne compiuto il giorno di Santo Stefano a Vertova, dove fu assassinato il milite forestale Arcangelo Pasqualotti.
Nel Gennaio 1944 nell' alta Valle del Serio, venne tentata la costituzione di bande partigiane che furono subito individuate e debellate dalla G.N.R., che riuscì a catturare il loro comandante, Generale di Corpo d' Armata Chiarotti.
Ciò valse a limitare ogni attività partigiana sino al Marzo 1944.
Tuttavia elementi antifascisti, appartenenti alla classe imprenditoriale e alla curia, agirono in pieno accordo con il Partito Comunista per un'azione di sabotaggio nelle fabbriche.
Alla "Dalmine" in modo particolare, questa azione portò alla diminuzione del lavorato.
Non pachi di ciò, i capi del CNL consigliarono agli angloamericani il bombardamento aereo di Dalmine.

Alle 11 del mattino del 6 Luglio 1944 decine di aerei angloamericani sganciarono tonnellate di esplosivo nel piccolo paese bergamasco.
Duecentosessantanove morti furono il risultato della selvaggia incursione alleata.
L'UPI accertò che le sirene dell'allarme non avevano avvertito la popolazione dell'avvicinarsi degli aerei nemici perchè i fili elettrici erano stati tagliati da un sacerdote.
Nella primavera, intanto, dal Battaglione territoriale della GNR, che si era articolato in distaccamenti e presidi, era sorta una dinamica Compagnia "OP" che al comando del Capitano Resmini era intervenuta attivamente laddove, erano state segnalate formazioni di guerriglieri.
Sia per la presenza in città e nelle immediate vicinanze di cospique formazioni militari della R.S.I che per l'indefesso lavoro della Compagnia "OP" nelle zone periferiche della provincia si può affermare che l'attività dei guerriglieri, nell' estate 1944, fu fiacca.
Seppure non mancarono attentati e omicidi individuali, il dominio del territorio restò sempre saldamente nelle mani delle autorità repubblicane e la provincia fu pertanto considerata una delle più tranquille.
Il 25 Luglio 1944, cadde assassinato il milite della "OP" Gualtiero Scarpellini.
In relazione alla tranquillità della zona, la Compagnia "OP" nel Settembre 1944, venne inviata in Piemonte, dove compì azioni di controguerriglia a Biella, al lago di Viverone e ad Agliè.
A Bergamo dopo il ripiegamento generale del fronte Sud, si dislocò la Compagnia "OP" Macerata.
Nel Novembre, dal giorno 19 al 25, la "O.P." attaccò le formazioni delle "Fiamme Verdi", debellandole (caddero il comandante e il vice comandante della "brigata")
Il 10 Dicembre 1944, avvenne la fusione tra il 17° Comando Militare Provinciale e il 612° Comando Provinciale G.N.R..
Il Comando unificato, fu assunto dal Colonnello Monni.
Agli inizi del 1945 lo schieramento dei guerriglieri venne rinforzato da disertori russi che si concentrarono in Val Seriana.
La Compagnia "O.P." venne inviata contro queste forze, che assommavano ad un battaglione.
Nel Febbraio alcuni uomini della Guardia caddero combattendo contro le bande a Endenna presso Zogno, punto focale dei disertori russi.
Tra il Marzo e l'Aprile, infatti la "O.P." con attacchi continui riuscì a restringere i russi sul monte di Nese.
Dopo lunghi parlamentari fu concessa con garanzie per le formazione russa, se questa avesse abbandonato la zona.
Ma poichè ciò non avvenne gran parte dei russi fu soppressa.
Solo una piccola aliquota si spinse ancora più a nord, alimentando le bande disciolte verso la Presolana.
Alla fine di Aprile, le forze della G.N.R applicarono il piano "Z.2", e dopo qualche scaramuccia riuscirono a raggiungere Lipomo (Como).
Qui in seguito ad accordi intervenuti con il CLN del capoluogo, discesero a Como dove furono internate nelle scuole della Guardia.

Da "Storia delle forze armate della Repubblica Sociale Italiana " di Giorgio Pisanò

LABARO DELLA COMPAGNIA O.P.

IMMAGINE TRATTE DAL VIDEO DI VITTORIO VILLA

IL CAPITANO ALDO RESMINI

CLUSONE (BG)  MARZO 1945
IL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA O.P. CAPITANO 
DARIO ANTONELLI TRA DUE AUSILIARIE SAF

DARIO ANTONELLI, nato a Ripe San Genesio il 18 settembre 1911, dopo resa volontario e prelevato a Bergamo dal carcere di S.  Agata, viene ucciso il 30 aprile 1945 con una scarica di mitra alle spalle nei pressi del cimitero di Bergamo.
Divenuto nel 1933 esperto per l’ istruzione ai contadini, nel 1935 passa all’ Ispettorato Agricoltura di Macerata e nel 1937 dopo il corso a Fano, viene congedato come sottotenente di fanteria. Quale capo manipolo MVSN con la 109° Legione CC.NN. combatte sul fronte greco : il 15 novembre 1940 resta ferito. Poi con la 7^ Legione CC.NN. è in Croazia e in Bosnia, dove il 9 marzo 1943 è ancora ferito. Al termine della convalescenza dal 1° luglio è a Roma al campo “M”, ma i 45 giorni regi lo inducono al congedo. Però dopo l’ 8 settembre torna al comando della 109^ Legione MVSN, quello della Compagnia” Giovani Guerrieri” che nel CP. MC-648° e nel CP. BG-612° della GNR diviene Compagnia O.P. Macerata, sempre combattiva da Muccia alle sedi bergamasche (Clusone e alta Valle Seriana9. Promosso capitano, dopo il servizio d’ onore al Lirico durante lo storico discorso, Antonelli con i suoi militi opera nel vercellese nei ranghi di un KGR SS, catturando 26 ribelli. Rientrato a Clusone, il 25 aprile 1945 riceve l’ ordine di ripiegare su Bergamo e a seguito di illusorie promesse di un parroco depone le armi presso l’ Ansaldo di Gazzaniga.

CLUSONE (BG) 1944
MILITE DELLA "MACERATA"

 MILITE DELLA MACERATA



CLUSONE 3 APRILE 1945 - LA COMPAGNIA 0.P. MACERATA

Del 1945 citiamo i combattimenti di metà aprile contro i Transcaucasici, nella zona di Monte di Nese. Si tratta di un Reparto di Russi dell’Azerbajan, comandati da un certo Savarof, proveniente dai rastrellamenti dell’Oltrepò pavese…..La Resistenza avvicina questi uomini e ne sollecita la defezione, col risultato che 867 elementi si danno alla macchia. La 9° Compagnia della Brigata Nera “Cortesi” ha sentore di qualcosa, ed interviene; durante un approccio, i disertori aprono il fuoco proditoriamente, e nel combattimento cadono, da parte italiana, il Tenente Salvi e lo squadrista Rinaldi, mentre altri uomini restano feriti….La Compagnia OP interviene con l’appoggio di nuclei germanici e con risultati positivi. I Transcaucasici sono molto armati, ma disorganizzati, e quindi subiscono forti perdite, che si sintetizzano in 114 caduti e circa 300 prigionieri”

(Teodoro Francesconi, “RSI e guerra civile nella Bergamasca”, Milano 2006)



 BERGAMO REPUBBLICANA 12 GENNAIO 1945
 

BERGAMO REPUBBLICANA 1944/1945
ARTICOLI SUI MILITI DELLA O.P. UCCISI IN AGGUATI





VALCAVA (BG)  L' ARRESTO DI RESMINI

ARTICOLI DI BERGAMO REPUBBLICANA
SUL CAPITANO RESMINI E SULLA O.P.